Ho sempre rimandato la lettura di "Le nostre anime di notte" di Kent Haruf perché prima volevo leggermi la "Trilogia della pianura". Ma una sera ero in giro in centro con il mio ragazzo, sono entrata in libreria e lui era lì che mi guardava. Ho provato a resistergli, giuro! Ma ha vinto lui, per fortuna!
La storia è di una dolcezza disarmante! Davvero, da struggersi come ghiacciolini al sole!
I protagonisti sono due settantenni, Addie e Louis, vicini di casa da sempre ed entrambi vedovi da alcuni anni.
Un giorno Addie fa una proposta a Louis: andare a dormire da lei, la sera, per farsi compagnia. La donna passa le notti insonni, sola in quella casa, e vorrebbe con sé Louis. I due non si conoscono molto bene, nonostante Addie fosse stata amica di Diane, la moglie di Louis.
Inizialmente Louis tentenna. Sa che in città, ad Holt, ci sono un sacco di pettegoli che non li vedrebbero sicuramente di buon occhio a fare certe cose alla loro età.
Ma poi accetta.
I due trascorrono le notti l'uno accanto all'altra parlando. Raccontandosi.
Si raccontano i vecchi fantasmi del passato, i momenti difficili, quelli belli, storie di vita coniugale, dolori, rimpianti.
Sempre tenendosi la mano durante la notte. Sempre tenendosi stretti. Senza ambiguità e senza malizie.
Le loro notti trascorrono serene in solitudine fin quando non arriva Jamie, il nipotino di Addie. Gene infatti, suo figlio, ha problemi con la moglie e preferirebbe che il piccolo stesse un po' dalla nonna per non dover sopportare oltre liti e urli. La donna accetta più che volentieri.
L'arrivo del nipote è una boccata d'aria fresca per entrambi: Louis gli insegna a giocare a softball, lo porta con sé a sbrigare lavoretti nel campo, lo consola quando di notte scoppia a piangere dopo un brutto sogno e gli prende addirittura un cane. Anche Addie si bea della presenza del nipote, preparandogli delle super merende e viziandolo come qualcuno si sta dimenticando di fare.
Sarà Gene a rovinare tutto, a rovinare quel legame così unico che i due erano riusciti a crearsi.
"Be', adesso sei qui.
E' senza dubbio una storia un po' diversa dal solito. Un amore che va al di là del sesso, dell'amore fisico. Un legame speciale sulle fondamenta della saggezza dell'anzianità.
I due hanno, si può dire, una seconda giovinezza. Tornano entrambi a sentirsi vivi come non capitava da tempo, noncuranti dell'età ma, soprattutto, del parere degli altri.
Davvero uno dei libri più belli letti ultimamente.
La storia è di una dolcezza disarmante! Davvero, da struggersi come ghiacciolini al sole!
I protagonisti sono due settantenni, Addie e Louis, vicini di casa da sempre ed entrambi vedovi da alcuni anni.
Un giorno Addie fa una proposta a Louis: andare a dormire da lei, la sera, per farsi compagnia. La donna passa le notti insonni, sola in quella casa, e vorrebbe con sé Louis. I due non si conoscono molto bene, nonostante Addie fosse stata amica di Diane, la moglie di Louis.
Inizialmente Louis tentenna. Sa che in città, ad Holt, ci sono un sacco di pettegoli che non li vedrebbero sicuramente di buon occhio a fare certe cose alla loro età.
Ma poi accetta.
I due trascorrono le notti l'uno accanto all'altra parlando. Raccontandosi.
Si raccontano i vecchi fantasmi del passato, i momenti difficili, quelli belli, storie di vita coniugale, dolori, rimpianti.
Sempre tenendosi la mano durante la notte. Sempre tenendosi stretti. Senza ambiguità e senza malizie.
Le loro notti trascorrono serene in solitudine fin quando non arriva Jamie, il nipotino di Addie. Gene infatti, suo figlio, ha problemi con la moglie e preferirebbe che il piccolo stesse un po' dalla nonna per non dover sopportare oltre liti e urli. La donna accetta più che volentieri.
L'arrivo del nipote è una boccata d'aria fresca per entrambi: Louis gli insegna a giocare a softball, lo porta con sé a sbrigare lavoretti nel campo, lo consola quando di notte scoppia a piangere dopo un brutto sogno e gli prende addirittura un cane. Anche Addie si bea della presenza del nipote, preparandogli delle super merende e viziandolo come qualcuno si sta dimenticando di fare.
Sarà Gene a rovinare tutto, a rovinare quel legame così unico che i due erano riusciti a crearsi.
"Be', adesso sei qui.
Adesso è qui che voglio stare"
E' senza dubbio una storia un po' diversa dal solito. Un amore che va al di là del sesso, dell'amore fisico. Un legame speciale sulle fondamenta della saggezza dell'anzianità.
I due hanno, si può dire, una seconda giovinezza. Tornano entrambi a sentirsi vivi come non capitava da tempo, noncuranti dell'età ma, soprattutto, del parere degli altri.
Davvero uno dei libri più belli letti ultimamente.