Sono le prime due parole che mi vengono in mente appena terminato “Attraversare i muri” di Marina Abramovic.
Ho “conosciuto” la Signora della Performance Art circa 10 anni fa, nel modo in cui è arrivata agli occhi anche a molti di voi, scommetto: il video della performance “The artist is present” al MoMa in cui Marina incontra Ulay.
Tutto ciò mi affascinò un botto. Ogni tanto me lo riguardo e mi ritrovo profondamente commossa dall’intensita che quella scena, quella performance così apparentemente semplice e banale, sprigiona.
Così, visto che ho intenzione di andare a Palazzo Strozzi a Firenze a vedere la mostra a lei dedicata, ho voluto conoscerla meglio questa donna.
“I genitori eroi partigiani, l’infanzia nella ex Jugoslavia comunista, la madre ossessiva, le prime performance messe in scena a Belgrado negli anni settanta, l’amore per Ulay, l’artista tedesco unico compagno di vita e di arte per 12 anni, lo struggente addio all’amore sotto la Grande muraglia cinese, le performance più intense, l'influenza su personaggi del calibro di Madonna e Lady Gaga.Il titolo racconta settant’anni di vita e cinquant’anni di carriera senza paragoni, costruite spingendo il proprio corpo sempre al di là dei limiti della paura, del dolore, dello sfinimento e del pericolo, alla ricerca di una continua trasformazione emotiva e spirituale.”
Non sono in grado di raccontarvi la vita, le passioni, la crescita professionale e spirituale di una donna come Marina. Lo fa benissimo lei in questo libro.
L’unica cosa che vi dico, prima di lasciarvi, è di leggerlo se anche a voi la performance art di questa bellissima signora dai capelli lunghi e neri incuriosiscono.
Sarà uno splendido modo per entrare nel vivo delle sue performance, delle sue idee, del suo modo di pensare. È Marina messa a nudo, cosa che fa da tutta una vita.
Si mette a nudo - e non solo letteralmente parlando - senza mai reprimere le proprie emozioni. Lascia che si plasmino con la sua anima fino a raccontarle al suo pubblico durante le sue performance.
Un libro davvero davvero appassionante.
Se ne avete alcuni da consigliarmi, sempre sulla Abramovic, ditemelo nei commenti!