La mitologia greca mi affascina fin da quando ero piccola.
Credo di aver visto il film "Ulisse" del '54 almeno una decina di volte.
Così, quando ho scoperto il libro "Circe" di Madeline Miller non sono riuscita a resistere.
"Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino - con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché - non più solo maga, ma anche amante e madre - dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare."
Dopo aver letto questo bellissimo ed affascinante libro, ho rivalutato totalmente la figura di Circe. Sì, perché se prima l'avevo sempre creduta crudele e meschina (soprattutto dopo aver trasformato i compagni di Ulisse in maiali!), questo libro mi ha fatto affezionare a lei.
Una donna forte, indipendente, ospitale e generosa, nonostante la crudeltà in cui è cresciuta.
Astuzia e bontà sono i pilastri del suo essere.
Una donna passionale ed una madre premurosa e attenta.
D'altra parte è vero che molti di noi sanno veramente poco su questo affascinante personaggio mitologico, me compresa.
La Miller ce la racconta così bene -puntando soprattutto sul suo aspetto psicologico- in questo suo romanzo che, una volta finito, vi sembrerà di dover dire addio ad un'amica.
Sicuramente un libro consigliatissimo che potrà farvi una piacevole compagnia in questa caldissima estate!
⇝ Profilo IG Realtà di carta
⇝ Profilo IG personale
Credo di aver visto il film "Ulisse" del '54 almeno una decina di volte.
Così, quando ho scoperto il libro "Circe" di Madeline Miller non sono riuscita a resistere.
"Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino - con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché - non più solo maga, ma anche amante e madre - dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare."
Dopo aver letto questo bellissimo ed affascinante libro, ho rivalutato totalmente la figura di Circe. Sì, perché se prima l'avevo sempre creduta crudele e meschina (soprattutto dopo aver trasformato i compagni di Ulisse in maiali!), questo libro mi ha fatto affezionare a lei.
Una donna forte, indipendente, ospitale e generosa, nonostante la crudeltà in cui è cresciuta.
Astuzia e bontà sono i pilastri del suo essere.
Una donna passionale ed una madre premurosa e attenta.
D'altra parte è vero che molti di noi sanno veramente poco su questo affascinante personaggio mitologico, me compresa.
La Miller ce la racconta così bene -puntando soprattutto sul suo aspetto psicologico- in questo suo romanzo che, una volta finito, vi sembrerà di dover dire addio ad un'amica.
Sicuramente un libro consigliatissimo che potrà farvi una piacevole compagnia in questa caldissima estate!
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