Oggi sono qua a presentarvi un libro che mi ha entusiasmata oltre misura.
Fin ora il libro migliore che mi è passato sotto mano nel 2019.
Nulla togliere agli altri eh, non prendetevela!
Ma "Un giorno di ordinario narcisismo" di Giacomo Festi mi ha rallegrato due giorni di vita.
E mica è cosa da poco!
Prendete un ex compagno di scuola che detestavate, ora immaginate che partecipi a un dannato talent show e che di colpo sia proiettato alla ribalta nazionale con la musica più insulsa e odiosa che possiate immaginare. Cosa fareste se veniste a sapere che stasera si esibirà nella vostra città e vi regalassero perfino il biglietto per andarci? Metteteci pure che in generale a voi le cose non vanno granché bene: avete pubblicato un libro che nessuno si è degnato di leggere, la vostra ragazza vi ha lasciato per motivi ancora oscuri, non avete un lavoro, vostro padre vi rinfaccia il vostro fallimento e la città della profonda provincia italiana in cui vivete è piena di gente intenta soltanto a guardarsi l'ombelico, gente di cui conoscete fin troppo bene ogni vizio e ogni meschinità. Ecco la storia che troverete in questo libro divertente e amaro di Giacomo Festi: un Io narrante senza nome alle prese con altri io da lui impietosamente narrati, quelli che va incontrando per le strade di R. nell'arco di una giornata decisamente storta. Mettiamo che poi a quel tremendo concerto finiate per andarci davvero.
In questo libro, che ho divorato in un paio di giorni come non mi capitava da un po', c'è sostanzialmente spiattellata la società di oggi.
La società di oggi che culla (o che sbatacchia qua e là!) un giovane donzello insoddisfatto.
Che poi mica ha tutti i torti di essere così incazzato e ostile col mondo!
E' una misantropia giustificata!
Il nostro protagonista ha a che fare con una serie di "disgrazie" random che gli piovono addosso tutte in un'unica giornata!
In un solo giorno si ritroverà a fare i conti con alcune delle "piaghe" della vita che, chi più chi meno, tocca subire a tutti.
Le litigate con i genitori, perché spesso non troppo presenti e poco orgogliosi; il prender consapevolezza di quanto siano precari certi sentimenti; la meritocrazia ormai in via d'estinzione, che premia sempre chi se lo merita meno di noi; la società bigotta ed inconsistente; l'autostima che, spesso e volentieri, si fa le valige e se ne va ad Honolulu con Merlino; il dover cercare sempre il consenso altrui; la superficialità delle persone che non danno peso alla sostanza ma solo all'apparenza.
Luoghi comuni, ok, ma assolutamente non banali!
E' questo il bello di questo libro! Nonostante si tocchino temi già triti e ritriti, qua non annoiano! Anzi!
Ho riso un sacco! Ma sul serio! Il buon Giacomo tira fuori delle perle talmente assurde che non puoi fare a meno di ridacchiare e di appuntartele nella mente nella sezione "battute da riutilizzare"!
Mi sono rivista un sacco nel protagonista.
Ma non tanto per il discorso del volersi far apprezzare, perché questa è stata sempre una cosa al di fuori della mia persona. Mi sono rivista in lui per le battute e i "soliloqui"!
Sembro davvero io quando mi arrabbio come un toro e da sola comincio a parlottare tra me e ad inveire contro il mondo!
Che altro posso dire? Mi sembra chiaro che il libro mi sia piaciuto da matti, anzi!
Mi sembra chiaro che il libro lo abbia AMATO totalmente e che, quindi, sia qui oggi a consigliarvelo caldamente!
E grazie a Giacomo, il mio trentaquattresimo trentino preferito, che mi ha regalato questa sua meraviglia.
Aspettami in Trentino, che quando torno fiumi di birra! Stando sempre attenti a non farci venire i furetti nello stomaco, che sarebbe un bel problema!
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